— Val Maira, terra di finestre che d'improvviso si aprono tra le rocce.
01 Giu 2024 - Sto cominciando a provare una certa nostalgia pensando a quando solo l'anno scorso potevo stare tutto il giorno sui monti fino al tramonto già all'inizio della primavera.
Da circa due mesi invece ogni weekend la nebbia oppure le precipitazioni non danno tregua e tanto per cambiare questo fine settimana non è da meno: anche oggi è prevista pioggia.
Come faccio ormai da più di due mesi "ci provo", senza farmi nessuna speranza di raggiungere la meta prefissata (o anche se la raggiungessi non mi faccio alcuna speranza che la nebbia o le nuvole mi permettano di vedere qualcosa una volta salito).
Data la presenza di molteplici possibilità di bivacco in caso di necessità, decido di fare una gita nel vallone Costa Denti e da li raggiungere possibilmente la vetta del Monte Cobre.
Parto da Chialvetta e dopo aver superato nell'ordine Pratorotondo, Viviere e Prato Ciorliero proseguo verso il vallone Costa Denti.
Tanto per cambiare il cielo è già pieno di nuvole (e qualche cima è già circondata dalla nebbia), sarei già più che soddisfatto se oggi non piovesse.
Raggiungo senza alcuna difficoltà (a parte qualche residuo nevaio) il ricovero dell'Escalon, ultimo bivacco di "emergenza" (dato il suo stato precario).
Non faccio in tempo ad incamminarmi verso la Repiatetta che inizia a cadere qualche fiocco di neve (fa davvero molto freddo nonostante sia il primo Giugno). Il cielo è piuttosto chiaro, sono sicuro che si tratti solo di una nuvola passeggera (anche perchè le previsioni davano pioggia solo verso sera), attendo che smetta.
Invece dopo qualche minuto ecco un tuono in lontananza: fine della gita.
Mi astengo qui dall'usare le parole con cui ho espresso il mio disappunto in quel momento ...
Il ricovero dell'Escalon per le precarie condizioni in cui versa è da considerarsi un bivacco davvero di emergenza, dato che il temporale è ancora lontano comincio a scendere.
Ritornato nel tratto iniziale del Vallone Costa Denti (circa 150 m più in basso) inizia a piovere con maggiore intensità ma nessun temporale. Indossato il poncho decido di aspettare e vedere cosa succede.
Continua a piovere per le successive due ore, a tratti debolmente, ma nessun tuono. Anche il cielo è piuttosto chiaro e come speravo finalmente smette di piovere. Addirittura un timido cielo azzurro fa la sua comparsa dietro alle nuvole.
Purtroppo ho comunque perso due ore, anche se sono ancora ad una buona altitudine è difficile pensare di riprendere e concludere la gita anche se il tempo reggesse.
Nell'attesa che smettesse di piovere ho notato che lungo la Costa Denti una piccola finestra si apre tra le rocce.
È incredibile pensare di non averla mai vista prima nonostante le decine di volte in cui ho attraverso questo vallone ma è sempre bello scoprire nuovi dettagli.
Salgo verso i "denti" per vederla da vicino (e "salvare" la giornata).
Si apre proprio lungo la sottile cresta di rocce con un'altezza di poco meno di un metro e mezzo.
Intanto è passata più di mezz'ora da quando ha smesso di piovere e il tempo sembra reggere. Decido di riprovare a raggiungere Cobre (o almeno la Repiatetta).
Raggiungo nuovamente il ricovero dell'Escalon e riparto in direzione della Repiatetta. C'è ancora molta neve in questo tratto e per evitare pericolose scivolate in questo ripido traverso infilo i ramponi da ghiaccio.
Sono ormai a circa 2350 m ed il tempo sembra stia peggiorando nuovamente. Nonostante la via di salita verso il monte Cobre sia ora ben visibile decido di lasciar perdere definitivamente e di tornare indietro.
Non appena inizio la discesa, improvvisamente, un tuono esplode a poco più di un chilometro.
Stavolta ho davvero esagerato. Mi riprometto sempre di non rischiare con il maltempo ma l'irresistibile richiamo delle vette mi fa sempre sottovalutare i pericoli del brutto tempo.
Scendo il più velocemente possibile (con i ramponi ai piedi posso correre anche sulla neve) mentre i tuoni sono sempre più vicini (è ora chiaramente visibile il fronte del temporale che si avvicina velocemente dalla Gardetta).
Raggiungo il ricovero dell'Escalon appena in tempo, il temporale è proprio sopra di me (i tuoni esplodono a meno di un secondo dal lampo, sono vicinissimi).
Cerco un angolo il più possibile riparato ed attendo la fine della tempesta.
Per i successivi 30 minuti una fortissima nevicata (il primo Giugno a 2200 m di quota!) accompagna tuoni e fulmini.
Finita la nevicata lo spettacolo è impressionante.
Soprattutto è impressionante il confronto con il panorama che nello stesso punto si presentava al mattino.
Il cielo è ancora molto scuro (e si sente ancora qualche tuono in lontananza) ma il peggio sembra passato.
Ora sembra davvero finito tutto, comincio la discesa verso valle.
Si è trattato di un temporale con temperature davvero molto basse, non solo tutto il vallone Costa Denti è imbiancato, ha nevicato persino a Prato Ciorliero (1900 m circa).
Da Prato Ciorliero rientro poi a Chialvetta lungo la via seguita al mattino.